Il Politecnico di Torino si distingue per l’approccio innovativo alla formazione e soprattutto alla progettazione, ma sembra che una parte fondamentale della vita quotidiana degli studenti sia stata trascurata: il comfort.
In particolare nella sede di Design, la scelta degli sgabelli come sedute principali per gli spazi di lavoro solleva interrogativi su come venga affrontato il benessere degli studenti. Gli sgabelli, purtroppo, non sono stati progettati con l’intenzione di supportare chi deve passare ore intere seduto: si tratta infatti di sedute spesso senza schienale e senza supporti adeguati, che possono causare disagi fisici a chi li utilizza per sessioni di lavoro intense.
In un ambiente dedicato al design, dove la creatività e la progettualità dovrebbero essere al centro dell’esperienza, una scelta così poco pensata per il benessere fisico degli studenti sembra inadeguata, poiché può portare a danni a lungo termine alla salute, con effetti negativi anche sulla qualità del lavoro stesso. L’aspetto economico è sicuramente stato pensato sotto il punto di vista del risparmio, non si può fare a meno di notare che lo sgabello scelto sia una soluzione economica, ma non necessariamente efficiente. Sebbene inizialmente questi sgabelli siano più economici da acquistare, a lungo termine potrebbero rivelarsi uno scarso investimento. Il cambiamento è possibile e potrebbe essere vantaggioso sia dal punto di vista finanziario che per il benessere generale dei ragazzi.
Come studentessa di Design, non posso fare a meno di notare come l’ambiente in cui lavoriamo sia tanto fondamentale quanto i progetti che sviluppiamo. L’esperienza quotidiana a cui siamo sottoposti dovrebbe essere pensata per supportare il nostro benessere, affinché possiamo dare il meglio di noi stessi. Ogni giorno, nel mio percorso formativo, ho l’opportunità di comprendere quanto un design ben pensato possa fare la differenza, ma quando ci troviamo in ambienti poco confortevoli, l’efficacia di quel design viene ostacolata.
Purtroppo, molte ore passate su questi sgabelli scomodi ci ricordano che, in certi casi, la progettazione più semplice non è sempre quella più efficace. Mi chiedo spesso: come possiamo noi, futuri designer, parlare di ergonomia, comfort e benessere senza che queste stesse considerazioni vengano applicate agli spazi in cui lavoriamo ogni giorno?
Un piccolo investimento in sedute più adeguate non solo migliorerebbe la qualità della nostra esperienza quotidiana, ma rappresenterebbe anche un insegnamento tangibile sull’importanza del benessere nelle nostre creazioni.
Si tratterebbe quindi di un investimento che non solo migliorerebbe la qualità della vita all’interno della sede, ma che potrebbe anche fungere da esempio per tutti coloro che si approcciano alla progettazione: un design che mette l’essere umano al centro è sempre la scelta vincente.